Agenda 2030 – Obiettivo 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari per tutti
L’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si propone di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Acqua: una risorsa necessaria e fondante per la vita stessa sul nostro pianeta. Ce n’è abbastanza per dissetare tutti e allo stesso tempo spesso così scarsa per quantità (il 40% della popolazione mondiale vive in condizioni di scarsità idrica) e qualità (oltre 800 milioni di persone ogni anno non hanno accesso nemmeno all’acqua potabile).
In nome dell’acqua si fanno guerre, si spostano masse di persone, si soffre la fame. Diventa quindi un elemento cruciale per assicurare lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità, da un punto di vista sociale, ambientale ed economico.
I target:
6.1 Ottenere entro il 2030 l’accesso universale ed equo all’acqua potabile che sia sicura ed economica per tutti
6.2 Ottenere entro il 2030 l’accesso ad impianti sanitari e igienici adeguati ed equi per tutti e porre fine alla defecazione all’aperto, prestando particolare attenzione ai bisogni di donne e bambine e a chi si trova in situazioni di vulnerabilità
6.3 Migliorare entro il 2030 la qualità dell’acqua eliminando le discariche, riducendo l’inquinamento e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale
6.4 Aumentare considerevolmente entro il 2030 l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in ogni settore e garantire approvvigionamenti e forniture sostenibili di acqua potabile, per affrontare la carenza idrica e ridurre in modo sostanzioso il numero di persone che ne subisce le conseguenze
6.5 Implementare entro il 2030 una gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli, anche tramite la cooperazione transfrontaliera, in modo appropriato
6.6 Proteggere e risanare entro il 2030 gli ecosistemi legati all’acqua, comprese le montagne, le foreste, le paludi, i fiumi, le falde acquifere e i laghi
Gli strumenti:
6.a Espandere entro il 2030 la cooperazione internazionale e il supporto per creare attività e programmi legati all’acqua e agli impianti igienici nei paesi in via di sviluppo, compresa la raccolta d’acqua, la desalinizzazione, l’efficienza idrica, il trattamento delle acque reflue e le tecnologie di riciclaggio e reimpiego
6.b Supportare e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione dell’acqua e degli impianti igienici
La situazione nel mondo:
La frattura, per quanto riguarda l’Obiettivo 6, è tra zone urbane e zone rurali, dove le seconde ancora mancano l’accesso ai servizi sanitari di base.
Nel mondo una persona su tre non ha accesso all’acqua potabile, due su cinque alle strutture sanitarie di base per lavarsi le mani e oltre 670 milioni di persone defecano all’aperto.
La pandemia di COVID-19 ha dimostrato ampiamente il ruolo essenziale della sanificazione, dell’igiene e dell’accesso adeguato ad acqua pulita nel precenire e contrastare la diffusione delle malattie.
Una gestione poco sostenibile delle acque ha degli effetti a cascata sulla salute di ecosistemi (oltre l’80% delle acque di scarico prodotte da attività antropiche è scaricato direttamente in fiumi o mari senza passare attraverso un sistema di depurazione), sistemi alimentari (il 70% dei prelievi idrici nel mondo è usato per l’irrigazione agricola) e energetici (l’energia idrica è tra le più importanti e più utilizzate fonti di energia rinnovabile).
In Italia?
Ancora una volta l’ASviS ci aiuta ad approfondire questo tema per quanto riguarda il nostro Paese.
Il video fa parte della serie Un Goal al Giorno, fruibile gratuitamente su YouTube.