Agenda 2030 – Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è composta da 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Obiettivo 10 si prefigge di ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni.
I target:
10.1 Entro il 2030, progressivamente raggiungere e sostenere una crescita del reddito per il 40% della popolazione nella fascia sociale più bassa ad una rapidità maggiore di quella media nazionale
10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, politica ed economica di tutti, a prescindere da sesso, età, disabilità, razza, etnia, origini, religione o stato economico
10.3 Assicurare pari opportunità e ridurre ineguaglianze di reddito, eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo una politica ed una legislazione adeguata
10.4 Adottare politiche, specialmente fiscali, di reddito e di protezione sociale, per raggiungere progressivamente una maggior uguaglianza
10.5 Migliorare la regolazione ed il monitoraggio dei mercati finanziari globali e delle istituzioni, e rafforzare l’implementazione di tali regolazioni
10.6 Assicurare una maggiore rappresentanza per i paesi in via di sviluppo nei processi decisionali sull’economia internazionale globale e nelle istituzioni finanziare in modo tale da creare istituzioni più efficienti, legittime e credibili
10.7 Facilitare la migrazione e la mobilità sicura, ordinata e responsabile delle persone, includendo l’implementazione di politiche per la migrazione pianificate e gestite
Gli strumenti:
10.a Implementare il principio di trattamento specia e differenziato per i paesi in via di sviluppo, in particolare quelli meno sviluppati, in linea con gli accordi del World Trade Organization
10.b Incoraggiare un supporto ufficiale allo sviluppo ed ai flussi finanziari, compresi investimenti stranieri diretti a Stati che hanno maggior bisogno, specialmente nei paesi in via di sviluppo, paesi Africani, piccole isole stato in via di sviluppo e paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare, in accordo con i loro piani e programmi nazionali
10.c Ridurre entro il 2030 a meno del 3% i costi di transazione di rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimessa con costo superiore al 5%
Nel mondo:
Nonostante i segnali positivi sulla riduzione globale dell’ineguaglianza, come la riduzione dell’ineguaglianza nel reddito relativo in alcuni paesi e lo status commerciale preferenziale per stati dove il reddito è più basso, l’ineguaglianza continua a persistere in tutte le sue forme.
In 73 paesi dei 90 con dati comparabili, tra il 2012 ed il 2017, il 40% più povero della popolazione ha visto crescere il proprio reddito. Inoltre, in poco più della metà di questi paesi, il 40% più povero della popolazione ha visto una crescita del proprio reddito superiore a quella media nazionale complessiva. Tuttavia, il 40% più povero della popolazione ha ricevuto meno del 25% del reddito complessivo, mentre il 10% più ricco della popolazione ha ricevuto il 20% del reddito totale.
I dati di 31 paesi, dal 2014 al 2019, hanno inoltre mostrato che una su cinque persone hanno riportato di aver avuto esperienze di discriminazione su almeno uno dei livelli discriminatori proibiti dalle leggi internazionali sui diritti umani. La pandemia ha esasperato questi pattern.
La crisi causata dal COVID-19 sta colpendo i paesi e le persone più povere e vulnerabili e minaccia di avere impatti particolarmende dannosi sui paesi più poveri. Questa sta mostrando le profonde diseguaglianze che esistono dentro e tra i paesi, esasperandoli.
In Italia:
Dal suo rapporto annuale “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, l’ASviS ci aiuta ad approfondire questo tema per quanto riguarda il nostro Paese: